ESSERE UNA FAMIGLIA

Ci stiamo avvicinando al Natale e sento che sia giunto il momento di trattare un tema fondamentale. La Famiglia. Lo faccio per diversi motivi, alcuni personali, altri di lavoro.

Si dice che la Famiglia sia Sacra, ma quanti sono coloro che sanno esattamente cosa significhi?

Ovviamente, tale tema, non apre soltanto una riflessione di tipo escatologico riguardo la sacralità della famiglia, ma soprattutto vuole porre l’attenzione rispetto le tante contraddizioni che investono, chi più chi meno, il nostro modo di condurre il Natale, di viverlo, di sentirlo, e dunque, di Essere una Famiglia.

Una Famiglia Vera.

Sarò  subito diretto con ciò che penso di questo Natale e del Natale che ci stiamo preparando a vivere ognuno “chiuso” in casa proprio, molti infatti lo trascorreranno da soli.

Ciò che accade fuori non è nient’altro che un riflesso di ciò che è dentro di noi e il virus, il “lock down”, le restrizioni, non hanno solo una connotazione di tipo complottistico riguardo chi comanda e controlla il mondo, le nostre vite, la politica e finanza, ovvero il potere e l’élite.

Forse molti non lo sanno ma sono il riflesso, uno specchio, di quello che c’è sempre stato in passato nella nostra società e cultura solo che era “nascosto” , celato e non veniva mostrato, non lo facevamo vedere apertamente. Oggi invece è davanti ai nostri occhi.

Di cosa parlo?

Ovviamente di quei comportamenti che tendevamo a nascondere ma che rimandavano a una non propria autenticità di noi stessi e di vero amore, di vera unione famigliare. Fatto salvo per le dovute eccezioni.

Tanto è vero tutto ciò che mi sorprende il fatto di come molte persone si siano stupite di tutto questo quando in realtà erano le prime a far accadere certe cose, come se non sapessero niente, come se non le riguardasse. In realtà, ciò che sta accadendo, è esattamente ciò che c’è sempre stato e che abbiamo sempre assecondato.

Se oggi siamo distanti e separati non dipende solo dal lock down. Ha un significato che va ben oltre. Un significato che se colto ci apre davvero a nuove esperienze.

La stessa cosa pertanto, vale in ambito famigliare e nelle relazioni famigliari riguardo tutti quei compromessi, comportamenti ipocriti, egoisti e falsi che abbiamo assecondato per anni. Comportamenti di facciata che facevano vedere una immagine “brillante e pulita” di noi stessi pur di evitare di dire esattamente il nostro pensiero e assumerci la responsabilità di un eventuale critica. Per il quieto vivere.

Oggi per fortuna non è più così.

In qualche modo dunque, si può dire che il lock down e il virus ci stiano davvero facendo bene, ci stanno facendo un gran “favore”. Solamente che mentre per molte persone è la migliore occasione per mettere fine a tutte quelle finte relazioni che per anni hanno assecondato e non avevano il coraggio di affrontare, per altri invece, è la migliore occasione per favorire un vero cambiamento. 

Molti di noi infatti, hanno finto e fingono da anni di essere felici di trascorrere il Natale con parenti che a mala pena vedevano durante l’anno o che detestano e, aspetto ancora più interessante, nonostante non sappiano nulla o quasi nulla di cosa significhi in realtà “Essere una Famiglia” oggi lo stanno scoprendo per la prima volta.

Per quest’ultimi infatti, la vita sta cambiando e sono proprio questi che stanno aprendo una nuova strada, una nuova visione della vita. Un ritorno al passato ma in chiave futura.

Naturalmente, per chi non saprà cogliere questo come un momento di vero cambiamento continuerà a essere chi era prima del virus forse peggiorato.

Chi coglierà tutto ciò come il grande segnale del risveglio, allora saprà davvero fare tesoro di questo momento perché coglierà l’occasione per entrare nel profondo dei propri sentimenti, del proprio sentire interiore e scoprire li cosa vuol dire “Essere una Famiglia”.

A tanto è ciò che assisteremo durante questo Natale.

È qui che si nasconde il vero valore di “Essere una Famiglia”, nel profondo del cuore e dell’anima e sarà proprio grazie a questo distanziamento che potremo riscoprirne il valore.

Essere una Famiglia

Innanzitutto voglio dire che per essere davvero una Famiglia non serve vedersi intorno a una tavola se poi siamo distanti dai nostri cuori, se non c’è unione nei cuori, se non “viviamo” l’altro dentro noi stessi. Questo è una premessa essenziale.

Essere una Famiglia non significa vedersi una volta all’anno e scambiarci i regali se poi si è distanti gli uni dagli altri, si è separati dentro, ognuno assorbito nei propri pensieri, ovvero che non ci si riconosce come parte di una famiglia e non si sa quale sia il vero significato, un valore ovviamente non solo affettivo, ma di tipo ancestrale, simbolico, antropologico, di sostanza. Appunto di cuore.

L’importanza della Famiglia, quella Sacra, non è un concetto solo di tipo religioso, ma bensì ha un valore ben più antico della nascita stessa di qualsiasi religione esistente nel mondo.

Ma senza dover tornare troppo indietro nel tempo concediamoci la possibilità di asserire che il vero valore della Famiglia va ricercato innanzitutto da un punto di vista “pagano”, archetipico, viscerale quando la stessa era legata e dipendeva dalla terra, dai raccolti, dalla semina, dalle stagione.

L’importanza della Famiglia dunque, affonda le radici nella terra, nell’unione con la terra che simboleggia lo Spirito della Madre Terra, della Pachamama, la prosperità, l’abbondanza, il raccolto, gli elementi della natura: il fuoco, l’acqua, l’aria, la terra.

Si è dunque una Famiglia quando ogni membro della famiglia è unito all’altro e alla terra e tutti sono uniti tra di loro.

Questo tipo di unione di cui ti parlo è una connessione profonda che giù sino all’intestino, nelle viscere della terra ed emerge come unione “sacra” con l’uomo, il suo corpo, la sua anima, la sua natura ed essenza.

Ciò di cui ti parlo non ha nulla a che vedere con la famiglia come la intendiamo oggi. Per capirla davvero dobbiamo ricordarci di quando eravamo contadini e lavoravamo la terra. Quando eravamo a contatto e in connessione con la natura, ed è questo il messaggio di questo articolo, eravamo uniti sino in profondità ed eravamo tutti più veri.

E’ questo senso della Famiglia che dobbiamo recuperare.

Oggi, purtroppo o per fortuna, ognuno è nella propria personalità, chiuso in se stesso, e non è solo una questione del lock down perché c’era anche prima. Anche prima eravamo “chiusi” in noi stessi, con il cuore chiuso e l’anima spenta, chiusi a livello nel proprio individualismo, nelle eventuali ferite emotive, come si usa dire “nascosti dietro la maschera”, con atteggiamenti ipocriti, in conflitto famigliare e magari ancora sul piede di guerre per ingiustizie o torti mai sanati ed è del tutto inutile essere riuniti intorno a un tavolo.

È quello che sta accadendo in questo momento, dove ognuno di noi è separato e isolato l’uno dall’altro e non certo solo per una causa di forza maggiore. Questo momento dovrebbe proprio spingerci a riflettere su queste parole e su quale tipo di comportamento abbiamo sempre avuto in passato che in qualche modo riflette il presente.

Lo voglio ricordare ancora una volta. Ciò che stiamo vivendo oggi è uno specchio riflesso di ciò che c’era anche prima del lock down. Oggi siamo separati perché lo eravamo anche prima. Solo che oggi non possiamo più fare finta di nulla.

Detto questo, approfondiamo davvero il tema della Famiglia quale Sacralità e voglio farlo dandoti anche una buona notizia, una “visione” di come molte famiglie tra di loro separate o in conflitto si stanno riunendo e si riuniranno grazie proprio a questo momento di cambiamento. Da non crederci vero?

Essere una Famiglia.

Si è davvero una famiglia quando si è uniti nel cuore e nell’anima e ci sente e percepisse a livello viscerale, come se fossimo un albero che affonda le sue radici nella terra. In quell’unione, delle radici con la terra, si cela tutto il profondo significato della Famiglia.

Si è fratelli, sorelle, figli, padri, madri, nonni, nipoti quando c’è un “legame” che va al di là delle circostanze, delle apparenze. Oggi essere una famiglia è diventata più una questione “anagrafica” che di vero valore umano e lo dimostra il fatto che per molti si è dei perfetti sconosciuti. Figli che non conosco i padri. Madri che non riconoscono i figli. Nipoti che non conoscono i nonni.

Non ci conosciamo tra di noi eppure facciamo parte della stessa famiglia. Quanti sono infatti, coloro che si sono messi a nudo magari davanti a uno zio o a una sorella? Lo abbiamo mai fatto?

Probabilmente molti di noi si. Tuttavia in questo caso sto parlando di una profonda unione con la natura, nella nostra terra, nelle nostre origini, quella unione che coniuga il corpo, il sangue e il cuore e l’anima, una unione totale e che poi ci unisce ai nostri fratelli e ai nostri parenti come non mai portandoci oltre sino alla scoperta di chi sono i davvero nostri parenti.. e non parlo di dire solo chi sono nel “negativo”.

Sto parlando di sapere che siamo o non siamo “il sale della terra?”

Sto parlando di qualcosa che non viene insegnato né a scuola, né in famiglia, né durante la messa ma che può essere vissuto e compreso solo se si è stati a contatto con i campi, il raccolto, il sole. È un qualcosa di molto ancestrale e arcaico che può essere compreso solo quando si è capaci di sentire dentro se stessi e l’altro nel profondo.

Di sentire l’altro (famigliare) come una parte di noi e dello stesso grande albero. Carne della mia carne, sangue del mio sangue.

Non ci sono parole per descrivere questa esperienza. La sua profondità è tale che stento a trovare le parole giuste ma l’immagine che ho, che può aiutarti a sentire cosa voglio esprimere, è quella di un gruppo di uomini, nipoti, figli, zii, tra di loro uniti in un grande abbraccio dopo un lungo lavoro nei campi.

Questa è l’immagine della Famiglia per me.

La vendemmia. Dipinto di Peter Raadsig (1844).

Ora, per i più sensibili e più spirituali, questa premessa apre davvero altre importanti riflessioni sul valore che in questo momento possiamo attribuire all’uomo e all’umanità se, ad esempio, pensiamo al momento che stiamo vivendo a livello globale.

Un valore assolutamente universale che cade tra l’altro proprio in concomitanza con il Solstizio di inverno del 21 dicembre 2020, a simboleggiare la nascita di una Nuova Famiglia. Una Nuova Umanità.

In queste ore infatti, si sta compiendo tra l’altro il Grande Raggio Solare, l’Onda Solare, che sta alzando le frequenze e le vibrazioni di tutto il pianeta e di ognuno di noi e credo che non sia assolutamente un caso che ti parli di questo messaggio perché lo considero un chiaro invito a radicare a terra il nostro sentire interiore affinché ci si possa tutti unire come una Grande Rete.

Come fanno le radici di un albero quando penetrano nel terreno. Questo è il messaggio di qual è il passaggio successivo. Ci viene infatti chiesto e data la possibilità di sapere che siamo tutti una Unica Grande Famiglia.

Ed è arrivato il momento di essere tutti uniti.

Per chi invece, non dovesse essere sensibile a tutto ciò o non dovesse conoscerlo, è possibile comunque comprendere come ci si sente quando si è davvero una famiglia, e avere un profondo sentimento di unione che va al di la di ogni limite o distanza, e farlo comunque a livello culturale, antropologico, affettivo.

Per tutti comunque è necessario sapere in che modo “sentire” l’uno dentro l’altro e poter affermare con forza, “Voi siete la mia Famiglia”. “Lo siete perché vi sento dentro”.

È giunto il momento dunque di sapere che per essere davvero una famiglia bisogna prima di tutto essere davvero uniti nel cuore e non solo intorno una tavola. A noi ci hanno insegnato a fare bene la seconda cosa ma non la prima.

Tuttavia è ancora possibile recuperare i valori perduti di quelle famiglie di una volta che si riunivano davvero intorno a una tavola, ma erano tavoloni enormi magari gli stessi che venivano preparati dalle donne mentre gli uomini tornavano dal raccolto.

Siamo chiamati a mettere in ordine le cose e recuperare antiche tradizioni.

Principalmente per un motivo. Perchè l’unione fa la forza e quando la stessa nasce dall’unione di una famiglia ti assicuro che non esiste niente di simile al mondo che possa rappresentarla. La persona, singolo individuo, ne trae un beneficio enorme in termini umani, emotivi, esistenziali, motivazionali.

Ben inteso che non stiamo parlando di fingere di essere uniti. Ci sono molte famiglie che non riescono a esprimere la loro forza nonostante siano uniti tra di loro. Qui parliamo di quella unione di carne e di sangue che lega cuori e anima.

Questa volta però lo dobbiamo fare andando ognuno a lavorare sul proprio cuore, mettendo da parte ferite, rancori e risentimenti. E questo è possibile farlo solo quando avremo aperto il nostro cuore all’amore per noi stessi perché non possiamo amare i nostri figli, i nostri fratelli, le nostre sorelle, i nostri nonni e zii, nostro padre e nostra madre, se non ci stiamo amando noi per primi.

Questo è il significato più profondo di questo “lock down”. Lock ovvero “confine”, Down, in basso, dentro.  Spingerci verso noi stessi perché se prima eravamo tutti “vicini” ma tutti distanti, ora invece siamo tutti distanti ma tutti più vicini.

Vicini innanzitutto a noi stessi

Questa è il vero significato del lock down grazie al quale sperimentare la vera unione e, grazie a tutto ciò, sperimentare e scoprire cosa significa “Essere una Famiglia”.

Ps: vai a vedere che un domani, guardandoci indietro, ricorderemo questo momento come uno dei migliori che l’umanità abbiamo mai potuto avere per essere davvero un’unica grande famiglia?

Anche per chi oggi si trova ad affrontare vecchi rancori, conflitti relazionali, il mio è un messaggio di fiducia e speranza perché so che molti di noi hanno scelto di portare un rinnovamento in ambito sociale partendo proprio dalla propria famiglia, dall’aiutare la propria famiglia a unirsi, che vuol dire unire tutti i parenti e non solo i genitori o fratelli e dare vita così a un nuovo entusiasmante inizio.

E dopo questa notte e il messaggio che mi è giunto, non ho più dubbi sulla bellezza di questo passaggio generazionale. Di questa apertura di cuore verso la “Famiglia” e gli Zii in particolare.

È da loro che tutto comincerà!!!

😉

Auguri di Buone Feste da Accademia del Cuore!!!!!

Daniele Pulciani

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