CAMBIO DI PARADIGMA. DALLA COMPETIZIONE ALLA COLLABORAZIONE.

“UN SISTEMA CHE EDUCA ALLA COMPETIZIONE (schiavitù) E’ UN SISTEMA CHE PRODUCE ESSERI UMANI CHE LOTTANO TRA DI LORO. UN SISTEMA CHE EDUCA ALLA COLLABORAZIONE (libertà) E’ UN SISTEMA CHE PRODUCE ESSERI UMANI CHE SI AMANO TRA DI LORO”.

Partiamo da cos’è un Paradigma.

“In filosofia della scienza un paradigma è la matrice disciplinare di una comunità scientifica. In questa matrice si cristallizza una visione globale (e globalmente condivisa) del mondo, e più specificamente, del mondo in cui opera e del mondo su cui indaga la comunità di scienziati di una determinata disciplina”. Un paradigma, nel linguaggio comune, è un modello di riferimento, un termine di paragone. La parola deriva dal greco parádigma, che significa esemplare, esempio. (Wikipedia)

Un paradigma è pertanto un esempio, un modello di riferimento.

Sai perché falliamo? Perché è più facile fallire che avere successo? Come mai in una economia evoluta come la nostra sono sempre di più le persone, le imprese, le aziende, le start-up e i progetti che falliscono di quelli che hanno un vero successo?

Non ci crederai mai, ma non è una questione economica. Tutto dipende dal “cuore, dall’amore, dalla passione. Tutto dipende dal modello educativo e dalla visione della vita in esso espresso.

“Siamo educati per fallire”

La maggior parte di noi, non avendo ricevuto una adeguata educazione in merito ai “ valori del cuore”, ricerca e svolge un lavoro non perché lo ama, ma perché sostanzialmente cerca la migliore occupazione possibile così come ci insegnano a scuola. Quando una persona ricerca un lavoro perché si trova di fronte ad un modello basato sui valori della competizione, viene spinto (costretto) a lottare per trovare uno spazio. Un’economia, un modello sociale ed educativo basato sui valori della competizione, porta a fallire. A perdere.

Se ci pensate, quando siamo chiamati a scegliere che tipo di facoltà studiare per il nostro futuro, nella maggior parte dei casi la nostra scelta dipende anche e soprattutto dagli sbocchi occupazionali. Come a dire che scegliamo di studiare e di specializzarci per soddisfare il più possibile una mera fonte di approvvigionamento finanziario, di successo professionale. Questo è un modello di tipo egoistico, speculativo, protettivo, basato sulla paura e sulle preoccupazioni. Infatti, è più unico che raro trovare chi lavora per amore del proprio “lavoro” o per un bene comune, da chi lavora per amore del denaro e dei propri personali interessi.

Quando nella vita dobbiamo competere per trovare un lavoro è raro che una persona lo faccia potendosi ispirare ai valori più umani (valori del cuore): il rispetto, la lealtà, l’onestà, la meritocrazia, la fiducia, la giustizia ecc. Dovendo confrontarsi con un sistema basato sulle vendite, sul profitto, sui numeri, sugli utili (che cosa avranno di “utile” gli utili ancora lo devo capire), la persona è costretta a prendere le sue decisioni arrivando anche ad andare contro se stessa o contro ciò che sente nel proprio cuore. Queste scelte non sono basate sul coraggio, ma sulla paura.

Quando un essere umano, per sopravvivere, è costretto a lottare e andare contro se stesso si ammala, pregiudica il proprio equilibrio, umore, stato di salute e di benessere, per non parlare di come la sua conseguente condotta avrà un impatto morale ed etico nella vita quotidiana e sociale. È da qui che sviluppiamo l’arte della menzogna, l’ipocrisia, l’invidia, la gelosia, la presunzione, l’arroganza, la prevaricazione, l’odio, la violenza. È così che impariamo a farci del male e fare male. È così che impariamo a non fidarci del prossimo e di noi stessi. In questo vorticoso processo, nel tentativo di avere “successo” falliamo clamorosamente. A fallire però, non è l’essere umano, l’uomo, ma è il modello che sta utilizzando per avere successo.

VUOI AVERE “SUCCESSO”? SEGUI IL CUORE E LE TUE PASSIONI!

Nell’epoca in cui siamo stiamo assistendo alla ridefinizione di alcuni importanti paradigmi. Quello di cui ti parlo in questo articolo è quello basato sulla competizione. È inutile che tu migliori le tue capacità, qualità, ricchezze, proprietà, esperienze se poi le stesse sono fine solo a … te stesso. Siamo nell’epoca in cui chi ha deve dare e chi non ha deve fare (ma questo lo capiremo con il tempo). Siamo nell’epoca in cui dobbiamo capire che è solo quando contribuiremo tutti alla crescita del prossimo e della sua condizione che potremo costruire una società più sana. Una società sana vuol dire essere umani sani, sereni, in pace, che si amano e stanno bene. È così che smetteremo di creare tutti i problemi che abbiamo creato sino ad ora.

Collaborando tra di noi.

Del resto non usiamo dire che “l’unione fa la forza”? Smettiamolo di usarlo solo quando ci fa comodo. Dobbiamo smettere di dirlo soprattutto nelle riunioni aziendali o nei corsi di formazione. Dobbiamo iniziare a farlo anche nella vita quotidiana.

Per passare da un modello basato sulla competizione ad uno basato sulla collaborazione l’uomo deve rieducarsi. Deve compiere un processo di trasformazione culturale, psicologico, filosofico, spirituale e tecnologico continuo e permanente. Wow direte voi! Si esatto. All’atto pratico passare dalla competizione alla collaborazione vuol dire passare dalla mente al cuore, dal corpo all’anima, dall’ego alla coscienza, dalla paura al coraggio. Dall’accettazione incondizionata alla capacità di discernimento. Dalla schiavitù alla libertà. Da “è tutto mio” a “è tutto di tutti”.

Questo nuovo modello basato sulla collaborazione tocca aspetti pratici della vita a partire dai consumi, dagli sprechi, dagli abusi e dallo sfruttamento. Visto l’èra in cui siamo, dove lottiamo contro noi stessi, iniziare a educare ai valori del cuore vuol dire gettare le basi per una sana società in cui smetteranno di esistere malattie, ingiustizie, guerre, violenze. Rieducandosi l’uomo di fatto passa da un modello di vita basato fondato sullo Stato di Diritto, in cui si fa uso della forza della mente e del corpo ad uno Stato di Coscienza in cui a prevalere è la forza del cuore e dell’anima. Questo è un altro importante cambio di paradigma. Dall’uso della mente all’uso del cuore.

L’uomo smette di lottare e inizia ad amare. Quando un essere umano si ama, non può fare del male.

Concludo per te che mi stai leggendo con un invito.

Accademia del Cuore è la 1° Scuola Etica a partecipazione sociale che educa ai valori del cuore. Primo ed unico modello in tutta Italia. Visitando la pagina https://www.accademiadelcuore.com/accademiadelcuore/esercito-del-cuore/ puoi trovare informazioni su come diventare anche Te Cavaliere del Cuore e aiutare Accademia del Cuore nelle sue attività e finalità. L’Accademia è una associazione senza scopo di lucro ed ha bisogno di un tuo contributo. Puoi iscriverti all’Associazione e partecipare ai nostri eventi e seminari, oppure fare una libera donazione. I proventi verranno destinati all’organizzazione, alla formazione e all’educazione. Saranno investiti in attività di ricerca e realizzazione editoriale della Nuova Enciclopedia della Coscienza Umana.

IMPORTANTE

Questo cambiamento ci sta preparando ad essere preparati ai tempi che verranno perché saranno tempi duri in cui, prima di tornare alla normalità, impareremo un nuovo modo di vivere basato sul rispetto della vita, della natura e delle risorse. Impareremo ad eliminare gli eccessi, gli sprechi e gli egoismi. Non saranno tempi facili perché l’essere umano rischia la sua 6° estinzione.

Ricorda: “Un sistema che educa alla competizione è un sistema che produce esseri umani che lottano tra di loro. Un sistema che educa alla collaborazione è un sistema che produce esseri umani che si amano tra di loro”.

Grazie per il tuo S.O.S.TEGNO.

Daniele Andrea Pulciani

Presidente

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