PASSO DOPO PASSO

Gli Angeli mi hanno detto che nulla è perduto e che solo quando una persona si auto condanna a se stessa allora è la persona stessa che determina la propria fine. Di fronte alle difficoltà, infatti, possiamo e dobbiamo fare quello che non abbiamo mai fatto.

Andare dritti verso il Cuore.

Ieri, ad esempio, in un momento in cui avrei voluto mandare tutto a “fanculo”, in cui davvero non riuscivo a capire le contraddittorietà della vita, le incoerenze, le ingiustizie e via dicendo, mi è arrivato un messaggio dritto al cuore, come una “visione” di tipo interiore ma localizzata al centro del petto.

Il messaggio, la “frequenza” è stata chiara e mi ha fatto sentire che l’esempio della vita di Gesù non è quella disegnata dalla Chiesa o che crediamo oggi, ma che in essa è contenuto il messaggio per tutti noi, per l’intera umanità, per la nostra vita.

Tutto, come sempre, è davanti a noi ma noi non riusciamo ancora a vederlo.

Prima di poterlo comprendere e capire, capire anche e soprattutto cosa significa davvero Apocalisse, tutto mi sarei immaginato tranne che fosse una esperienza di rivelazione e svelamento interiore, dobbiamo togliere i veli che ci impediscono di vedere e questi veli non sono, come molti credono, davanti i nostri occhi, bensì intorno al nostro cuore e non si chiamano “veli” o “strati”, ma Petali. Tipo i petali delle rose.

Gesù non è stato solo un “uomo”. E’ stato un Cuore Vivente, il Cuore parlante. Il Cuore di Dio. E’ stato il Cuore stesso.

E’ il Cuore.

Come sappiamo per vederci chiaro nelle cose dobbiamo prima di tutto toglierci di dosso le nostre sovrastrutture e credenze, una corazza che ci avvolge completamente, e questi strati sono davanti ai nostri occhi, ma tutto intorno al nostro Cuore, quello che nel Vangelo di Matteo è chiamato come “L’Occhio del Corpo”. Il Terzo Occhio.

Il Terzo Occhio, infatti, non è quello in mezzo alle sopracciglia. E’ l’Occhio del Cuore, del “corpo”, perchè il Cuore è al centro del corpo ed è li che si trova il Tempio di Dio. La Città di Dio secondo Sant Agostino.

In questo momento di tribolazione e di difficoltà il lavoro che si sta svolgendo dentro e fuori l’uomo hanno un unico grande scopo. Aiutare l’uomo a raggiungere il centro del proprio cuore (Viaggio al centro della terra). Non è dunque un togliere i veli dagli occhi, ma sfogliare i petali della rosa, quei petali che formano la rosa. Il Cuore è a tutti gli effetti una Rosa.

Ecco allora, che passato quel momento in cui tutto poteva finire, ti giuro che non passa giorno che io non mi ponga dei dubbi o mi trovi di fronte a quelle difficoltà che tutti abbiamo, che un sottile raggio di energia ha raggiunto il mio cuore e in quell’istante il “messaggio” è arrivato.

Noi siamo e viviamo in Italia, siamo italiani e non siamo una nazione qualsiasi. Qui c’è la Chiesa Cattolica e la nostra vita è stata condizionata dall’immagine che la Chiesa ha voluto mostrarci di Gesù. Ma quella immagine non corrisponde al vero eppure tutto è proprio davanti ai nostri occhi. Anche la stessa immagine e verità del messaggio di Gesù.

Ma allora perchè non riusciamo a vederla?

Semplicemente perchè guardiamo nella direzione sbagliata. “Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia”. Eh, già. Non è fuori che dobbiamo guardare, ma dentro. Per farlo tuttavia dobbiamo togliere gli strati che coprono il nostro cuore e che sono rappresentante dalle paure, dalle preoccupazioni, dai pensieri, da noi stessi.

Dobbiamo, infatti, farci da parte e lasciare che sia il Cuore a venire avanti. Il Cuore in questo caso simboleggia l’Anima, lo Spirito, la Coscienza. Allora tutto diventa magicamente più vero, più profondo perchè si tratta di smettere di guardare con gli occhi (vista) e guardare con L’Occhio del Corpo, il Grande Occhio, guardare il mondo da dentro il Tempio.

Il Tempio di Dio.

Così, l’opera di Gesù si trasforma completamente perchè capiamo che è nel nostro Cuore che vive Gesù. Gesù è il Cuore e quindi ogni “cuore” è un maestro. Tanto è vera questa cosa che solo quando seguiamo il nostro cuore che possiamo affermare di seguire noi stessi. Maestri di noi stessi.

A questo punto arrivo al tema dell’Apocalisse che significa proprio “rivelazione o svelamento”. Svelare, sfogliare, spogliare, togliere il velo. L’Apocalisse dunque non è soltanto la fine dei tempi, l’Armageddon, è una “battaglia” che l’uomo, la Creatura, la bestia 666, combatte contro Dio e Suo Figlio, l’Uomo Crisitico 777 che noi combattiamo contro noi stessi, tra la nostra parte Divina, lo Spirito, l’Anima, la Coscienza, che tende a compenetrare nella materia, e l’uomo.

Saulo, sulla via di Damasco, ebbe una rivelazione o illuminazione, ma quel racconto, per come ci giunge a noi, ci fa credere che l’evento si è svolto realmente. Quando in realtà è stato un “percorso spirituale”. Stessa cosa per Dante quando scrisse la Divina Commedia.

La stessa cosa lo è per noi. Fuori non c’è nulla e nulla è perduto all’uomo che non auto condanna se stesso. Tutto si sta giocando dentro di noi. L’Apocalisse è in atto dentro l’uomo. Noi siamo sia la porta dell’Inferno che la Porta del Paradiso. Sta a noi scegliere quale aprire e in quale entrare. Del resto, il Cuore, è o non è una “porta”?

Certo che si!! E il portale energetico più potente che esiste nel mondo e nell’universo. Ed è questa verso la quale dobbiamo andare. Verso il Cuore.

Quando ieri, mentre tornavo a casa, ripensavo al messaggio che gli Angeli mi avevano mandato e cercavo di raccogliere le idee su come descrivere questo messaggio, pensavo e ripensavo a cosa il sottile raggio di luce mi avesse fatto sentire e come fosse stato capace di creare una “immagine”, un messaggio che ho potuto vedere chiaramente dentro di me solo che non lo stavo guardando con gli occhi.

Era come se lo stessi facendo ma in realtà guardavo dentro di me.

Questo è quello che dobbiamo fare. Credo che sia il messaggio più importante per ognuno di noi, proprio per noi italiani che viviamo in Italia, a Roma. L’altro giorno tra l’altro c’è stato il messaggio dell’Arcivescovo Viganò che non ha detto nullo di eccezionale che già non sapessimo, ma durante il suo discorso ha ripetuto per ben 4 volte la frase “passo dopo passo”.

Essendomi andato subito “all’occhio”, non sono riuscito immediatamente a capirlo mi ci sono voluti tre giorni quando, proprio ieri, mi è arrivato il messaggio dei petali e della rosa, dello svelare i petali dal cuore. Voglio ricordare, per chi non lo sapesse, che in tante tradizioni si parla di andare al centro delle cose, al cuore. Beh, questo vale anche per la nostra vita, in particolare se siamo o ci riconosciamo cristiani, ossia Figli del Cristo.

Andare al centro delle cose è come fare un viaggio al centro della terra. Questo è il significato contenuto nel messaggio e nell’opera di Gesù che ci esorta ad entrare dentro di noi per raggiungere il nostro cuore, il Suo Cuore, il Cuore dell’Uomo e di Dio, sfogliando “petalo dopo petalo” o come ha detto Viganò “Passo dopo passo”.

Il messaggio “velato”, infatti, è “Petalo dopo petalo” ed è anche il messaggio di Gesù e dell’Apocalisse. Viganò ha lasciato intendere che è solo passo dopo passo che possiamo scoprire la verità, arrivare al cuore delle cose. Vuoi che questo non avesse senso anche per il grande momento di tribolazione che stiamo vivendo?

Io la mia idea me la sono fatta e sento nel mio cuore che tutto ciò corrisponde al vero, ovviamente a quella parte di verità contenuta dentro di me, nel mio Cuore. Ma se davvero fosse così, allora non è possibile che ognuno di noi nel proprio cuore detiene un pezzetto della verità? Penso che sia semplicemente semplice pensarla così. E lo è!

Ecco allora che giungo alla conclusione di questo lungo articolo.

Dove stiamo andando? Dove dobbiamo andare? E soprattutto, cosa possiamo fare? Innanzitutto dobbiamo lavorare sulla nostra calma, serenità e armonia. “Victoria concordia crescit” . La vittoria viene dall’armonia.

Quest’armonia la troviamo nel nostro Cuore, sede del Tempio di Dio, in cui regna la pace, la luce, l’amore e l’ordine universale. Nel Cuore tuttavia regna anche la giustizia, la verità, la libertà. Ecco perchè sino ad ora non abbiamo portato nessun reale cambiamento anche a livello “politico” perchè la giustizia non è fuori, non può esserlo, sino a quando non ci sarà un uomo e una donna “giusti” e rinati nel cuore.

Ovvero un uomo e una donna uniti nel loro e nei loro cuori che agiscono coerentemente alla vita perchè “allineati e alleati” alla loro Anima. Uniti a Dio. Uniti nel Cuore.

Questo è il viaggio, la prova e la sfida che stiamo facendo mentre attraversiamo la tempesta. Una “tempesta” senza la quale non avremmo potuto e non potremmo spingerci ed entrare nel nostro cuore. E’ grazie ad essa, infatti, che lo stiamo facendo. Quando “ritorneremo” saremo delle persone completamente cambiate e gli Angeli ci stanno indicando la strada. Ci stanno “guidando”.

Passo dopo passo o petalo dopo petalo… nulla è perduto e tutto è davanti proprio ai nostri occhi.

Daniele Pulciani

 

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