EDUCARE ALLA LIBERTA’

Le informazioni false superano di gran lunga quelle vere. E’ solo percorrendo una strada molto personale e molto individuale che possiamo capire veramente. Dobbiamo cominciare a contattare noi stessi, la nostra coscienza e intelligenza. Ognuno con i propri mezzi.

Siamo pieni di limiti. Limiti di tempo. Di spazio. Di energia. Esistono limiti ovunque. Nel bere, nel mangiare e nel dormire. Nel parlare, nello scrivere, nel leggere. I limiti non hanno limiti e questo è un dato che raramente ci fermiamo a confrontare. La nostra vita è quasi sempre scandita da “limiti” (confine). Possiamo avere limiti di responsabilità e quindi di autonomia. Limiti di spesa, di acquisto, di risparmio. Poi esistono i limiti comportamentali, limiti di condotta. Esistono inoltre limiti ambientali, muri, barriere, distanze, steccati, recinsioni. Ovunque e dappertutto è pieno di limiti.

Da bambini ci hanno insegnato a non gridare, a non piangere, a non saltare ad essere dei bravi bambini, educati e rispettosi dei “limiti” (regole); così da grandi siamo cresciuti arrivando a pensare di NON poterci permettere di oltrepassare certi limiti perché avrebbero infranto quelle note regole di convivenza sociale. Ciò che non sappiamo è che queste regole (limiti), nel pur loro senso più cosciente, hanno in realtà limitato (e di molto) la nostra creatività, il nostro genio, il nostro spazio. È possibile porre un limite a qualsiasi cosa. Cosa che non abbiamo ancora imparato e che nessuno ci insegna è come superare i nostri limiti. Perché, dietro ad ogni limite c’è una paura.

Il TUO STILE DI VITA.

Uno degli aspetti più interessanti è che la vita, nonostante questi ostacoli, dona in abbondanza risorse illimitate e la possibilità di scegliere. Quanto è bello è scegliere. Possiamo scegliere qualsiasi cosa. Scegliere che vacanza fare, che macchina avere, che casa comprare o affittare, che cosa mangiare e bere, cosa indossare, in che modo parlare, chi frequentare, chi amare o con chi fare l’amore, che film vedere, che libri leggere, quale lavoro fare o aspirare a fare ecc, ecc.

In qualsiasi settore della vita, esiste una possibilità di scelta.

Nonostante questa possibilità di scelta appaia stimolante ed entusiasmante, molti di noi trascurano un dettaglio. Ciò che non sappiamo è che queste “possibilità” di scelta rimandano comunque a “modelli” o “stili” di vita confezionati e impacchettati ad hoc.

Prendi ad esempio le grandi aziende. MICROSOFT, APPLE, FACEBOOK, GOOGLE, AMAZON, COCA COLA, MCDONALDS, BMW, DUCATI, FERRARI, IMB solo per citarne alcune, sono tra le aziende più prestigiose e popolari del pianeta nelle quali molti di noi aspirerebbero a poter lavorare. Ma non solo. In queste aziende, chi ci lavora, vive un modello di vita “aziendale” basato su “valori” aziendali. Mi immagino lo stile di vita che ti garantisce un’azienda come GOOGLE. Non oso immaginare APPLE. Se penso all’idea di essere un loro programmatore e a quali e quanti vantaggi e benefit potrei accedere, in che luoghi lavorare, il confort, il clima, insomma so che sarebbe veramente fantastico. La caratteristica di queste aziende è che hanno, tutte, un loro “modello” di vita. Uno stile di vita. Un dipendente GOOGLE parla, pensa e vede la vita alla GOOGLE. La stessa cosa accade nella altre aziende. Chiaramente con le dovute eccezioni.

Il punto qual è. Chi è che sta scegliendo il tuo stile di vita? Sei te o l’azienda per la quali lavori?

Naturalmente questo discorso si può estendere alla società, alla cultura, al paese, alla nazione nella quale vivi, alla tua famiglia, al gruppo di amici del venerdì sera, alle cene tra amiche. Nonostante crediamo di avere la possibilità di scegliere che stile di vita avere trascuriamo un dettaglio molto importante. Le nostre scelte, se pur prese nella più completa possibilità di scelta, non hanno mai come “oggetto” la creazione di un nostro personale modello o stile di vita. Rimandano sempre ad una scelta condizionata dall’esterno, ad una immagine e spesso questa scelta è seguita da un acquisto!

Ti dice niente tutto questo?

Tanto è vero che quando scegliamo lo facciamo perché abbiamo visto qualcosa che ci “piace”. Ma quanto possiamo veramente affermare che ciò che abbiamo scelto fa veramente per noi? E’ un impresa difficile ma non impossibile.

Da cosa dipende?

Da dove iniziamo a guardare e soprattutto da cosa crediamo di avere bisogno per vivere.

Siamo pieni di modelli di vita, di tutti i tipi e per tutti gusti. E’ come un concessionario, anzi un centro commerciale. Scegli il modello, poi il colore, gli accessori, il motore e in fine … passi alla cassa e paghi. Sai perché? Perché viviamo nell’impulso costante di soddisfare sempre un bisogno.

QUESTO MODELLO DI VITA CHE VIVI E’ BASATO SU FALSI BISOGNI. HAI BISOGNO DI UNO “STILE DI VITA” PER VIVERE.

Per vivere abbiamo bisogno sempre di qualcosa e non stiamo parlando delle cose più importanti o essenziali come lavarci i denti, un letto sul quale dormire, dei vestiti da indossare, uno o più pasti al giorno. Stiamo parlando di tutti quei falsi bisogni che hanno industrializzato la nostra mente, intossicato il nostro organismo, tanto da rendere il nostro comportamento una risposta automatizzata finalizzata all’acquisto e al consumo di cose, oggetti e beni di varia natura considerati  “essenziali”.

Siamo pieni di modelli di vita, di tutti i tipi e per tutti i gusti. Ma quanti di noi possono dire di aver scelto un proprio modello di vita, uno stile di vita, liberamente? Quand’è che possiamo parlare del nostro stile di vita, autentico, onesto, privo di ipocrisie, di quello che vogliamo veramente? Nella mia possibilità di scelta, ecco il paradosso, non sono libero di scegliere se non tra modelli di vita che, a vari livelli, soddisfano vari (falsi) bisogni. Viviamo nel bisogno di avere bisogno di qualcosa per vivere. Tutto chiaro e semplice fino a qui.

Ora il punto qual è?

Sto vivendo la vita che voglio vivere? Se ho sempre bisogno di qualcosa per vivere, sto vivendo o sopravvivendo?

La risposta è semplice!

Quando non avremo più bisogno di avere bisogno di comprare qualcosa per vivere, in primis quando non avremo più il bisogno di essere attaccati alle cose e alle persone, lavorare per il denaro o di lavorare solo per avere il denaro, inizieremo ad essere molto più noi stessi e liberi. Saremo liberi di scegliere il nostro stile di vita (o di non sceglierlo affatto) e di affermare che è il nostro autentico stile di vita, quando capiremo che per avere il nostro stile non abbiamo bisogno di “comprarlo” o di lavorare per qualche azienda che ci dica che stile di vita avere, ma di crearlo.

Un conto infatti, è che sei tu che crei il tuo stile di vita, un altro è che sia qualcuno a crearlo per te o che poi, te lo vende!

LA VERA LIBERTÀ È NELLA CREAZIONE.

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