LA MATRIX EDUCATIVA
La scuola di oggi non educa! Istruisce, ma l’istruzione è ben differente dall’educazione. L’istruzione insegna, ovvero, “in-segna”, da segnare, lascia il “segno”. E a chi di noi non lo ha fatto?
La scuola di oggi è una Matrix educativa, lo è sempre stata, vera trappola per cervelli, progettata per l’omologazione e l’atrofizzazione della mente, del corpo, del pensiero umano, del cuore e dell’anima totalmente distante dai modelli di educazione centrati sulla valorizzazione dell’essere umano.
Modelli centrati sul cuore, la spiritualità, i sentimenti, l’emozioni, la libera espressione di se stessi e del proprio talento. Serve un nuovo modello educativo che coniughi amore e saggezza, volontà e coraggio, forza e fiducia, intelligenza e sentimenti, che favorisca la sana e armonica crescita dell’essere umano.
Una crescita tanto umana quanto spirituale, interiore, universale e che favorisca lo sviluppo delle qualità animico spirituali i doni dell’anima) quale valore “umano e divino” inalienabile, indivisibile e che sia in grado di insegnare l’amore, la giustizia, la verità, la libertà, l’onestà e il rispetto.
Non esistono insegnanti capaci di educare al rispetto dei valori umani. “Sono un’insegnante e purtroppo molte volte mi sono fatta questa domanda: come fanno certe persone a trasmettere ai loro alunni valori se loro, per primi, ne sono sprovvisti?” È il commento che ricevetti da un insegnante a un mio post sui social.
In questo modello educativo nazionale, nel quale vengono istruiti e indottrinati i nostri figli, gli stessi insegnanti, come gli studenti e tutto il genere umano, veniamo spogliati della nostra conoscenza, memoria e cultura. Non viene data la possibilità di poter portare le proprie unicità, la nostra creatività o ispirazione.
Le riforme della scuola fatte sino ad oggi hanno tolto agli insegnanti la possibilità di trasmettere la loro conoscenza togliendo la dignità sotto ogni forma. La scuola è diventata una grande fattoria. Una fattoria orwelliana. Valori etici, morali, intellettuali, filosofici e spirituali sono totalmente assenti.
L’attuale classe degli insegnanti e docenti, che occupa circa l’85% delle cattedre nazionali, provengono tutti dal medesimo progetto orwelliano (percorso magistrale o universitario) in cui è totalmente assente l’educazione etica, laica e spirituale ai valori umani, sociali e del cuore, alla condotta e al rispetto dei valori stessi, valori e diritti costituzionali.
A scuola gli stessi insegnanti non sanno come portare l’amore perché non sono preparati alla conoscenza di se stessi. Inoltre, non si insegna certo la Costituzione Italiana e come rispettare i diritti umani. Pertanto è facile dedurre che si “insegna” di tutto tranne i valori fatto salvo, come sempre, per le dovute eccezioni.
A scuola non si educa alla conoscenza dei valori umani poiché gli stessi programmi educativi, veri metodi di somministrazione “vaccinali”, vertono verso materie prettamente di tipo tecnico, cognitivo comportamentale e tralasciano materie di tipo umanistico, materie “emotive” per lo sviluppo dell’intelligenza emotiva e l’Intelligenza del Cuore.
L’attuale classe degli insegnanti non è preparata e formata per educare materie che non siano quelle stabilite dal “minestrone” istituzionale e non sono preparati a loro volta a tale esercizio. Compito questo del tutto nuovo che necessita di uno specifico percorso formativo della persona.
Quindi, riepilogando, negli ultimi 70 anni, dal dopo guerra ad oggi, la classe di insegnanti che di volta in volta si sono succeduti, provenienti tutti dal medesimo modello educativo e pedagogico nazionale, hanno dato vita, a loro volta, a una serie di generazioni di esseri umani senza la minima conoscenza del rispetto dei valori e dei diritti umani che hanno poi contribuito a generare altri esseri umani senza la medesima preparazione, ovvero, coerenza comportamentale tra conoscenza e azione.
Quasi tutti noi conosciamo cos’è l’onestà, ma se ti fermi a chiedere a qualcuno come si fa ad essere onesti sono davvero pochi coloro che sanno come risponderti. Serve una Nuova Classe di Insegnanti ed è per questo credo che la scuola dell’obbligo sia solo una fabbrica di schiavi, come insegna la storia della sua costituzione circa duecento anni addietro. Rappresenta un’altra forma di delega affinché la gente possa lavorare vendendo i propri figli al sistema e il proprio tempo in cambio di denaro parcheggiando nelle scuole i bambini.
I valori espressi nella società di oggi, le ambiguità tra modello scolastico, famigliare, lavorativo e modello filosofico/religioso sono alla base dell’attuale mancanza di rispetto dei valori umani e dell’indifferenza. Modelli con nature e “valori” diversi determinano un disorientamento civile, etico, culturale, psicologico dell’individuo a vantaggio del disordine, della confusione, del disorientamento e degli stereotipi.
Si ricerca la verità più all’esterno, nell’apparenza, che non dentro di sé.
A scuola, come anche nello sport o in casa e in famiglia, si insegnano differenti modelli valoriali e quasi tutti centrati sul business e la competizione. Nonostante le buone intenzioni e il grande impegno di tanti insegnanti, il risultato che se ne ottiene è davvero drammatico e se osserviamo il comportamento dell’uomo di oggi, che per esigenze di sopravvivenza è sempre portato a scegliere ciò che meglio si presta per la soddisfazione dei propri interessi personali, non possiamo che decretare la fine delle funzioni educative della scuola e dell’attuale modello sociale. Quasi sempre a discapito della collaborazione, della collettività ad appannaggio dei molti per il potere di pochi.
Ne consegue che se vogliamo migliorare il modello sociale, la società stessa, l’essere umano e la sua intelligenza e conoscenza dobbiamo cambiare il modello educativo cambiando la visione della vita. Serve costruire una chiara visione della vita che unisca ogni settore, ogni area, che unisca il cielo e la terra e l’unico modo che sembri che conduca a questa strada è l’amore. Educare ai valori etici del cuore e dell’amore.
Nel frattempo qual è il risultato?
Adulti senza la minima capacità di amare. Tutti coloro che sono cresciuti e sono usciti da questa scuola con questo modello educativo sono tutti coloro che oggi ricoprono ruoli in ambito sociale, lavorativo, educativo, istituzionale e non hanno sviluppato e formato pienamente se stessi.
Chi nasce da questo sistema educativo è un essere umano incompleto, irrisolto nelle emozioni e nei sentimenti, immaturo, senza la minima traccia di autonomia. A dimostrarlo è la condizione che vede molti genitori non saper amare i propri figli, molti figli non saper amare i propri genitori, il vicino di casa, l’amico, lo sconosciuto, il moribondo e, più di ogni altra cosa, non sanno amare se stessi. “Perfetti sconosciuti”.
Stiamo parlando di una vera e propria pandemia educativa, “Matrix Educativa”, che nel maldestro tentativo di istruirci ci diseduca e disattiva nelle nostre funzioni spirituali, energetiche ed emozionali. Cresciamo incompleti, arroganti, arrabbiati, insoddisfatti, alla ricerca di ogni forma di sfogo, di un luogo dove nasconderci, dove proteggere le nostre insicurezze o sfogare le nostre insoddisfazioni.
Una educazione tutto cervello e poco cuore, tutto corpo e niente anima perché è così che ci vogliono, tutti zitti, distanti e scollegati da noi stessi e per educare con il cuore non basta solo la passione, l’entusiasmo, l’impegno, la dedizione se poi il cuore dell’insegnante è chiuso all’amore verso se stesso, soffre, è solo, frustrato e insoddisfatto, non ha perdonato i propri genitori, elaborato un lutto, una separazione e via dicendo.
Dobbiamo, infatti, cominciare a considerare la condizione psicologica, emozionale e spirituale degli insegnanti quale elemento inequivocabile e imprescindibile dell’educazione delle future generazioni perché se vogliamo davvero conoscere qual è realmente la qualità formativa di una scuola, qual è l’impatto che una scuola ha sulla mente e sul cuore di un bambino è dall’insegnante che dobbiamo partire.
Ci tengo subito a chiarire una cosa: personalmente credo che siano gli insegnanti che fanno una scuola e danno validità a un metodo e sono assolutamente a loro favore. Tutto infatti, dipende dalla felicità, dalla loro soddisfazione, riconoscimento sociale. La scuola non è fatta dalle istituzioni o dai dirigenti scolastici, ne tanto meno dai “programmi”. È fatta dagli insegnanti. Sono loro che formano i nostri figli e le future generazioni.
Il loro benessere, la loro soddisfazione, il loro equilibrio emozionale, oltre naturalmente alla loro preparazione, vengono al primo posto, vengono prima di ogni cosa perché è da loro che i nostri figli attingeranno e assorbiranno quel sapere, e quell’energia, quell’amore, che li aiuterà a conoscere e apprezzare il mondo e la vita.
Se non stanno bene gli insegnanti tutto il modello educativo e sociale ne risente. Cresceranno adulti infelici, insoddisfatti, maleducati, ignoranti, arrabbiati e frustrati pronti quasi sempre a mentire e dipendenti in tutto e in parte dalla famiglia. Con questo modello scolastico attuale produciamo solo adulti incompleti e sfiduciati. Fatto salvo, come sempre, per le dovute eccezioni.
Insegnanti, Genitori, Studenti
Le tre figure principali sulle quali si fonda una società sana, in armonia e in equilibrio sono gli insegnanti, i genitori (la famiglia) ed i figli, gli studenti. Sono queste le figure cardine, i tre pilastri sul quale tutta la società, il sistema economico e industriale si fonda. E sono queste le figure che danno vita a un modello sociale e culturale di un paese. Se queste “energie” non sono in equilibrio, se gli insegnanti non sono riconosciuti, se i genitori vengono tartassati, in secondo piano o sono gli uni contro gli altri, tutta l’educazione delle future generazioni, ovvero dei nostri figli, e quindi l’armonia sociale, è totalmente compromessa.
È fondamentale che ci sia armonia e intesa.
Ogni volta infatti, che tutto ciò accade, che il valore del nostro ruolo come genitori, insegnanti e adulti sono allineati allora tutta la società, e di riflesso il clima e l’atmosfera sociale, i futuri adulti, ne beneficeranno in qualità e spessore dell’esperienza umana. Penso che sia giunto il momento di prenderci cura dell’educazione dei nostri figli aiutandoci tra di noi, aiutandoci a cambiare la scuola. Siamo chiamati noi a intervenire attivamente e direttamente costruendo e creando una realtà di partecipazione sociale ed educativa autonoma, indipendente, sana, libera e armonica fondata sul rispetto e sul ruolo dell’insegnante quale Maestro di vita, Maestro del Cuore. Insegnanti, genitori e studenti insieme possono cambiare il mondo.
È fondamentale prendere coscienza che l’attuale modello educativo è una Matrix Educativa, figlia tutta o in parte del dopoguerra. Non mi stancherò mai di ripeterlo, rischiando anche di passare per antipatico ed esagerato. Ma quando dico che la Scuola va chiusa e rifondata, lo dico per un semplice assunto.
A scuola si insegna tutto tranne ciò che conta veramente. L’amore. E L’amore è l’unica materia che va inserita nel programma. Sarà grazie allo studio di cos’è l’amore che i bambini impareranno tutte le materie nessuna esclusa. Lo faranno indirettamente. Se a scuola tuttavia non si insegna l’amore non può esserci amore nella vita del bambino, tra insegnanti e genitori, dunque nella società ci ritroveremo adulti che piuttosto che collaborare tra di loro saranno sempre in competizione.
Il sistema sociale, inclusa la famiglia, la società sono un prodotto diretto della scuola e della cultura di riferimento che viene promossa a scuola e se oggi nella società non c’è amore, rispetto, giustizia, onesta significa che nessuno di noi viene educato a questi valori. Insegnanti, genitori e adulti compresi. Facciamo finta di conoscerli ma solo per apparire delle brave persone.
Pertanto, i primi due anelli di formazione di una società sana e armonica, il Primo Pilastro di una società rispettosa, civile, “umana” sono la Scuola e la Famiglia chiarendo che la stessa famiglia viene dopo la scuola perché è a scuola, e in chiesa aggiungerei, che si forma il modello famigliare.
Se vuoi pertanto migliorare la società o se sei un insegnante e vuoi davvero educare un bambino, se desideri realizzare una società migliore per tuoi figli, devi partire dalla scuola e dai valori in essa espressi e poi dalla famiglia, tutto contemporaneamente cambiando o aprendo a una Nuova Visione della vita. La famiglia in particolare si ispira a un modello valoriale di tipo religioso ed è dunque il risultato di quella educazione.
Questo, che per qualcuno può sembrare normale, in realtà, ai fini educativi crea incoerenza perché nelle famiglie e in chiesa si cresce con una idea della vita che viene smentita dal modello sociale iper competitivo e per spirito di sopravvivenza ogni individuo, di fronte a tre forze contrapposte, sceglierà sempre la più forte o quella che meglio si presta o conviene magari perché influenzato dalla riprova sociale.
Tutto dunque torna all’educazione e alla religione quali “spettri” dall’attuale modello sociale. Perciò se vuoi cambiare o migliorare una società devi fare poche ma importanti mosse: “Cambiare il modello educativo e i valori espressi a scuola. Formare docenti preparati all’educazione ai valori umani. Educare la famiglia e i genitori. Cambiare la visione della vita passando da una visione di tipo religiosa o visione Teologica cattolica, a una visione di tipo spirituale e universale Teologia laica con al centro l’Uomo e non più “dio”.
Sono solo 4 punti. Quattro accordi aggiungerei. Questo però è quanto.
Ecco perché mandare a scuola i nostri figli con questo modello scolastico e con queste contraddizioni non fa che peggiorare la situazione. Si continua ad avere la stessa mediocre classe sociale di adesso perché nessuno è cambiato veramente, per non parlare poi di come diseducare i ragazzi e a lasciarli nell’ignoranza, nell’analfabetismo e renderli anaffettivi. Pieni di paure e convinzioni.
Da adulti continueranno a fare le stesse stupidaggini che facciamo noi, con gli stessi attuali problemi irrisolti, vedi la sessualità, i luoghi comuni e gli stereotipi. Serve dunque un nuovo modello educativo e nuovi insegnanti che sappiano educare il cuore e insegnare l’amore. Portare l’amore a scuola come prima materia.
Un vero salto di qualità.
Daniele Pulciani
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