IL SENSO DI COLPA

Da oggi, e per tutto il mese di agosto, tratteremo argomenti sulla libertà personale, libertà intesa come conoscenza di se stessi e di come, sovente, siamo vittime di condizionamenti e di “regole” che incidono sulla nostra autenticità e naturalezza.

Partiamo dal senso di colpa.

“Per far fare a qualcuno quello che vuoi, non c’è modo più valido al mondo che fare sentire quella persona in colpa. Se vuoi che qualcuno faccia qualcosa, fai senitire in colpa quella persona e quella persona farà ciò che vuoi. A nessuno piace sentirsi colpevole”. ( Kenneth Wapnick – Introduzione a un corso in miracoli. Macro Edizioni)

Il senso di colpa è lo strumento più potente di manipolazione che esista e condiziona, molto spesso, tante delle nostre azioni. E’ un segnale di avvertimento. Ci impedisce di esprimere liberamente noi stessi.

“Cosa ti è successo? Eri una brava persona, gentile, premurosa, amorevole, sensibile, dolce e comprensiva. Adesso non ti riconosco più, non ti importa di niente. Sei egoista, egocentrico, insensibile. Ma tu mi avevi detto che .. e cosi via .. ” Questi sono solo alcuni esempi di come nasce il senso di colpa.

All’origine del senso di colpa, ahimè, c’è spesso la nostra ipocrisia. Avendo paura di essere giudicati qualora dicessimo cosa vogliamo veramente dire, che vuol dire affermare in che modo la pensiamo, preferiamo assecondare la persona o peggio ancora mentire e rimanere in silenzio sino a quando poi, stufi dei nostri stessi comportamenti, non ci liberiamo e facciamo emergere la nostra verità. Ma oltre a questo, va detto che spesso, nelle relazioni, noi non siamo noi stessi (liberi).

Le relazioni che viviamo, nella cultura in cui viviamo, sono spesso il frutto di accordi e compromessi perchè molto della nostra vita e della sua qualità dipende dal soddisfacimento dei nostri bisogni (affettivi, sentimentali, fisiologici, di sicurezza ecc) e dato che molti di noi non hanno sviluppato un loro autonomo e indipendente equilibrio, chiediamo agli altri di “aiutarci” a soddisfare i nostri bisogni. In questa dinamica a catena nascono poi quelle relazioni sulle quali il senso di colpa (in questo caso strumentale) viene esercitato da chi si sente come la parte lesa o da chi invece, vuole esercitare un controllo e dominare. Ma ha anche un altro significato.

Per liberarci dai sensi di colpa dobbiamo liberarci innanzitutto da chi non siamo e dobbiamo imparare a saper dire no. Dobbiamo saper comunicare cosa è importante per noi in maniera serena poichè ne siamo rispettosi. Il punto, è che molti di noi non sanno cosa è veramente importante (scala dei valori) e quindi ricercano nel prossimo quello che invece hanno e possiedono già dentro di loro. Stiamo parlando della libertà individuale da una parte e di sfruttamento del prossimo dall’altra, la libertà individuale va intesa come capacità autonoma di pensiero e per poterla esercitare siamo chiamati a saperla comunicare e per farlo, dobbiamo sapere di cosa stiamo parlando, ma soprattutto, non dobbiamo avere paura di essere giudicati. Se abbiamo paura di essere giudicati significa che non siamo noi stessi e che, nella relazione, l’altro ci controlla.

Dato che la maggior parte delle nostre relazioni non sono in sintonia perchè non siamo in sintonia con noi stessi, oggi può essere un buon giorno per iniziare a riconoscere con chi siamo e ci sentiamo in equilibrio armonico e quando invece, si generano conflitti e incomprensioni dai quali nascono e vengono usati i sensi di colpa. Possiamo fare un inventario delle varie differenze e capire una regola molto semplice.

Quando siamo noi stessi e gli altri ci conoscono veramente i sensi di colpa non esistono, non nascono e non vengono usati. Noi e l’altro non abbiamo paura di essere giudicati. Quando ciò invece accade è perchè siamo chi non siamo, siamo qualcun altro e quando ci “scopriamo” il senso di colpa viene usato come ricatto per farci tornare ad essere chi abbiamo fatto credere di essere, a quel punto, ad aver ragione è “il senso di colpa”, ma non come atto di manipolazione, quello lo usa chi è debole.

Il “senso di colpa”, in questo caso, lo possiamo usare come parametro di riferimento per capire quanto siamo stati autentici, onesti e liberi di esprimere noi stessi.

LIBERA LA TUA VITA

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