IL POTERE SCIAMANICO DELLA DONNA.
“Ho scritto questo articolo pensando a te”.
È nel potere sciamanico della donna che l’uomo riscopre il fuoco sacro della vita. Questo potere è custodito nel ventre della donna la quale è capace di trasmutare tutto ciò che non è amore, di bruciare tutto ciò che è effimero, inutile o che allontanano l’uomo dall’Amore.
Nel cuore, nel corpo e nell’anima di una donna esiste l’unione con il divino. La donna sciamana apre le porte a Dio e conduce l’uomo verso la sua trasformazione. Questo processo alchemico è molto intenso, catartico e produce ciò che in alchimia viene chiamata come “la guarigione”.
Molte donne non conoscono o sottovalutano il loro potere sciamanico. Scopo dell’uomo sciamano è quello di aiutare la donna a riscoprire questo suo dono. L’unione di queste due energie favoriscono l’ascesa spirituale, l’ingresso nel Regno di Dio, un Regno che è qui. In mezzo a noi.
Dall’unione di un uomo e di una donna prende forma la conoscenza del fuoco sacro della vita, un fuoco fatto di passione, di ardente fusione, di libera espressione, di ritrovata autenticità. Non deve sorprendere se tale processo è contrassegnato da forti resistenze. Più le resistenze sono sentite maggiore è il potere trasformativo che coinvolge l’uomo e la donna.
Dal punto di vista maschile l’uomo desidera fondersi nel ventre femminile. Dal punto di vista femminile la donna desidera accogliere tale dono quale strumento di connessione con la Vita. L’unione del maschile e del femminile, un unione totale di cuore, corpo, anima e mente permette l’apertura del cuore all’Amore Divino.
Immagina due fiamme, due fuochi, di forza contraria e opposta unirsi e fondersi, abbandonarsi l’uno all’altro in completa accettazione di se stessi completamente nudi, disarmati. Da questa fusione nasce la Scintilla Divina e l’Occhio di Dio si apre e prende forma.
Queste sono le nuove informazioni.
Nuovi codici di consapevolezza del maschile e del femminile sacro. Il fuoco interiore della donna e il fuoco interiore dell’uomo danno vita alla Vita. Quando la donna sciamana apre il proprio corpo, il proprio cuore e la propria anima conduce l’uomo verso se stesso. La donna sciamana è portatrice di un dono: il dono della protezione.
Quando l’uomo incontra una donna sciamana deve essere pronto ad accettare l’idea di perdere se stesso in nome dell’Amore. Abbandonarsi ad esso.
Questo è il più grande dono che la donna fa all’uomo.
Il corpo della donna racchiude in se la sacralità della vita. Le sue forme, i suoi seni, i suoi capelli, l’odore della pelle, il profumo dell’amore. Ogni parte della donna è sacra e va venerata, amata, lodata, ringraziata. L’uomo non deve avere fretta, non deve affrettare i tempi perché deve consentire alla donna sciamana di germogliare il Fiore della Vita, il nettare dell’amore, quello stesso amore che li condurrà alla loro piena manifestazione.
Al quel punto la donna sciamana accoglie l’uomo dentro di Sé e permette la fusione degli opposti, delle fiamme e l’uomo guarisce. Il ruolo della donna sciamana è di trasformare l’uomo da seme a germoglio, da germoglio in pianta, da pianta in albero, da albero in quercia.
L’albero della vita.
Una antica preghiera indiana ti aiuterà a ricordare la tua vera natura divina e recita:
“Amami ma non fermare le mie ali se vorrò volare. Non chiudermi in una gabbia per paura di perdermi.
Amami con l’umile certezza del tuo amore ed io non andrò più via e se sarò in un cielo lontano ritroverò la strada del tuo pensiero e se sarai con me ti insegnerò a volare e tu mi insegnerai a restare.
Amami con ogni parte di te perché io possa appartenere all’anima e non al corpo quando ti abbraccerò o bacerò le tue forme.
Amami senza nascondere quella tenerezza che ti fa bambina sulle mie pupille e non vergognarti mai se ti dirò “Ti amo”.
Amami qualunque sia l’aspetto che assumerà il nostro Amore o il luogo in cui ci scambieremo un altro sguardo.
Amami anche se ti sembrerà selvaggia la mia passione e i miei modi risulteranno a volte bruschi o forti.
Amami per quello che sono ed io ti seguirò lungo i passi della dolcezza e proteggerò dal mondo la tua fragilità.
Amami e accompagnerò ogni tuo gesto senza bisogno di parole.
Amami e non guardare il mio aspetto trasandato o le mie forme che non sanno di bellezza.
Non indugiare sul colore dei miei occhi o su ciò che mi fa grande o piccolo o debole o forte.
Amami per ciò che vedi ad occhi chiusi o per quello che senti quando resto in silenzio nelle tue mani stretto amami per questo e non per le cose che la gente dirà di me.
Amami perché Io vivi il nostro Amore e non farne un bisogno per sentirti sola e nemmeno per convincerti che sarà per sempre.
Amami ogni giorno come se fosse davvero unico ma non l’ultimo.
Solo così ogni volta conoscerai la mia bellezza”.
Daniele Pulciani
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