FIGLI DEL NUOVO MONDO – IL GRANDE RESET

Il grande reset. Da dove parte, da dove tutto comincia. Il “grande reset” parte da dentro. Dal cuore, dall’anima, dalla coscienza e dallo spirito.

Comincia dalla calma, dal fare spazio e “vuoto” intorno a noi. Tutto ciò che ci gira intorno, infatti, è un vortice di energie caotiche. È come se fossimo al centro di un ciclone e non siamo “centrati”, ovvero, siamo sballottati e in balia dei venti della tempesta perché siamo noi stessi quella tempesta.

Quiete e tempesta infatti sono sullo stesso asse.

Bisogna dunque lavorare sulla calma e sulla quiete. Portare calma e quiete nella nostra vita.

Ciò che va detto è che, come generazione, ereditiamo un fardello dal passato che abbiamo scelto di risolvere. Per “fardello” si intende mettere ordine tutto ciò che le generazioni precedenti, a partire dai nostri avi, i nostri antenati, la società, la cultura dalla quale arriviamo ha generato in secoli di condizionamento e manipolazione.

Non si è, infatti, costruita una società a immagine e somiglianza di Dio o dell’uomo, ma del potere, del denaro, della bestia, della creatura.

La consapevolezza che ci deve dunque “guidare” è che noi siamo Figli del Nuovo Mondo. Siamo quegli esseri di luce incarnati che hanno scelto di svolgere questo lavoro.

Siamo Figli di quel mondo che nascerà dalle ceneri di quello vecchio fatto di pace, di amore, di armonia, di cuore, di rispetto, di umiltà, di reciproca collaborazione, di nuova “generazione”. Perché anche da un punto di vista genetico siamo una Nuova Specie. La Nuova Razza. La Tredicesima. Cosi chiamata.

Per aiutarci in questo lavoro dobbiamo disciplinarci attraverso la respirazione, la meditazione, la preghiera, l’ascolto interiore, la pace placando noi per primi la tempesta dentro di noi proprio perché veniamo da quel passato e siamo quel passato. Del “passato” è ancora dentro di noi e ancora ci influenza e condiziona le nostre vite.

In realtà va anche detto che nessuno di noi ha potuto fare o ha fatto un lavoro specifico sul proprio cuore e quindi è questo ciò che possiamo e dobbiamo fare per portare amore, pace e armonia nella vita. Portare a noi ciò che vogliamo donare al mondo.

Quando, ad esempio, ci centriamo e facciamo “silenzio”, in quello stato di assenza ritroviamo la nostra essenza e possiamo vedere le cose più chiaramente. Assenza ed essenza. Dobbiamo pertanto fermarci se vogliamo fermare la furia dei venti. Calmarci.

La calma, per il suo potere, crea quello spazio di vuoto interiore e assenza di pensieri tanto essenziale dal farci prendere coscienza e distanza dal caos esterno, dal farci centrare, e dal sapere che ciò che c’è fuori è una diretta manifestazione del dentro.

E’ un lavoro molto impegnativo, ma di una profondità straordinaria del tutto necessario sia per il nostro equilibrio psichico che benessere emotivo ed energetico. Siamo chiamati a placare la furia della tempesta fermandoci noi per primi.

Fermarsi tuttavia, non vuol dire incrociare le braccia e non andare più al lavoro. Vuol dire cambiare lavoro. Significa fare il lavoro più importante di tutti, quello sul Cuore.

Quando iniziamo a farlo e ci mettiamo di impegno e sana volontà a calmare la nostra anima, che di per sé è inquieta per sua natura visto che vive all’interno di un involucro che spesso gli sta stretto, allora le nostre frequenze ed energie si calmano e nella calma si espandono, possiamo irradiare nell’etere le stesse vibrazioni.

Esattamente in quei luoghi in cui ci troviamo ora a vivere. Quei luoghi in cui regna il caos, la frenesia, il disordine. Per facilitarci in questo lavoro dobbiamo e possiamo tornare alla Terra dalla quale attingere quelle energie che ci permettono di salire di frequenza e di sentirci liberi. Di respirare liberi.

Non possiamo sistemare un fardello del resto, un peso, se noi per primi non lo lasciamo andare, non abbiamo le forze necessarie e la terra, la natura, il contatto umano tra di noi, le nostre passioni, vocazioni, talenti, sogni devono incontrarsi. Perché è solo generando nuova energia che poi possiamo avere quella forza per sistemare le cose un po’ per volta.

Passo dopo passo o petalo dopo petalo.

Oggi, come anche da domani, il nostro atteggiamento deve andare verso questa direzione partendo dal ricercare ogni giorno la calma, la pace, l’armonia e il nostro centro.  Se non siamo centrati è meglio non fare nulla. Si fanno solo ulteriori casini.

Prima centriamoci, magari tramite la respirazione, la meditazione, l’ascolto interiore, la “distanza”, prendere distanza dalle cose, guardarle dall’esterno e solo dopo agire. Un passo alla volta. Senza fretta, ma senza sosta.

Il Grande Reset pertanto siamo noi.

Noi che avremo il coraggio di lasciare andare tutto ciò che non fa più parte della nostra nuova dimensione e natura e con calma collaborare insieme per ridefinire uno stile di vita più vero e autentico, rispettoso dei cicli della natura e della luna, che ha uno sguardo dritto verso il futuro e in alto verso il cielo.

Non siamo più qui per vivere come delle bestie, ma come anime governate da uno spirito e da una coscienza e, soprattutto, provenienti da altri sistemi solari. Da altre civiltà.

Viviamo in questo mondo ma non siamo di questo mondo. Siamo Figli del Nuovo Mondo. Di unaltro mondo.

Quello che costruiremo tutti insieme.

Daniel Pulciani

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