INGANNI E ILLUSIONI

Come venirne fuori!!

La realtà è ben diversa da come crediamo.

Tema centrale di questi ultimi giorni è lo svelamento o risveglio in atto, Apocalisse appunto, di cui nessuno parla. Del resto, come fai a “misurare” o “catturare” un fenomeno così vasto e “invisibile”?

Si può, ma ci vuole davvero un occhio molto attento e un cuore davvero aperto e ben saldo perché si tratta di sapere in che modo i fenomeni spirituali prendono forma nella materia e nella quotidianità.

Un processo tuttavia ignorato nella sua manifestazione dalla maggioranza delle persone nonostante chiari siano i fenomeni che sul piano pratico, materiale, quotidiano della vita si manifestano.

Della serie tutto sta accadendo sotto i nostri occhi ma noi non lo vediamo.

Per farti un esempio a volte si tratta di sapere che è in atto un processo di “risveglio della coscienza” anche mentre si ha una discussione con un genitore, un’altra volta con il partner, poi con se stessi, infine con i nostri processi di risveglio più noti (quelli traumatici) che ci fanno aprire gli occhi e sbattere la testa.

Eh già.

In queste dinamiche affiora ovviamente un po’ di tutto. si passa da momenti di frustrazione a momenti di pura rivelazione in cui capisci che sei te il primo a dormire un sonno ipnotico eterno e che a volte neanche le cannonate sono in grado di risvegliarti.

Sino a giungere al “sistema” nel quale credi di vivere progettato per renderti uno schiavo al servizio dello stesso creando ogni giorno sempre nuove illusioni o stimoli, allucinazioni che continuano a indurti al sonno ipnotico.

Sino a quando, a un certo punto, non arriva la botta o una serie di colpi (di scena) che un po’ alla volta ti svegliano, così come quando ti stai svegliando dal sonno e sei ancora mezzo addormentato. “Oddio, che è?”

Per parlarti di questo “risveglio” e della mia denuncia, una denuncia che serve proprio alla presa di coscienza, ho scelto di prendere il tema dell’università, ma dovrei toccare tutto il sistema scolastico.

Cercherò infatti di farlo tra le righe.

Recentemente ho scritto che è tutto un bluff, una illusione, una truffa e dobbiamo portarla alla luce proprio perché siamo parte attiva dell’Apocalisse stesso o Rivelazione.

E questo infatti è un tema che molti ignorano credendo e vedendo l’Apocalisse come un fenomeno esterno a noi. Quando in realtà è tutto il contrario. E più lo facciamo per noi più cambiamo il mondo perché stiamo cambiando la nostra vita. Stiamo “aprendo gli occhi” e il cuore.

Questo il mio post su Facebook.

“È tutto un bluff. È tutta un’illusione. È tutto una truffa. È tutto un gioco. Ogni cosa lo è. Ogni cosa. Oggi è la giornata del grande risveglio. Della grande presa di coscienza che tutto della società in cui viviamo è una truffa. Perché l’unica cosa che conta siamo noi, è la nostra essenza. La nostra interiorità. Il nostro valore come anime, come esseri umani liberi. Liberi dall’inganno, dalle manipolazioni, dai condizionamenti, dai compromessi e da quelle stesse illusioni che ci creiamo da soli”

Veniamo al tema in oggetto: le università.

Ti ricordo tuttavia che questo di cui ti sto parlando, vista la vastità stessa dei concetti espressi, è applicabile a ogni settore della vita quando giustamente riesci a riconoscerti come un essere di luce, un’anima, uno spirito o semplicemente un essere umano capace di ragionare e di “vedere”.

E non un automa.

La maggior parte di noi infatti è in un sonno ipnotico e come tale diventa un automa che si muove meccanicamente guidato dagli stimoli esterni. Quando poi arriva lo shock, la “scarica” di corrente elettrica, quella tipica dei defibrillatori, ecco il risveglio. Un pò come a testimoniare che la vita, quella vera, inizia quando siamo morti. Morti a noi stessi.

A fare comunque la differenza deve sempre essere la consapevolezza del nostro processo di risveglio e di illuminazione in atto.

TEMA EDUCAZIONE E UNIVERSITÀ

Se sei uno studente che deve iscriversi all’università o sei un ragazzo giovane che vuole iscriversi all’università per acquisire quella conoscenza necessaria per il mondo del lavoro posso pure capirlo anche se sempre con le dovute precisazioni.

Ma se sei un adulto che vuole certificare o vedere riconosciuti i suoi anni di esperienza lavorativa (crediti formativi) è un altra cosa.

Di cosa parliamo?

Delle lobby d potere delle università e di come controllano l’accesso alla formazione e al mondo del lavoro. E qui viene fuori lo schifo del sistema universitario italiano e delle varie lobby di potere che ci sono dietro, molte tra l’altro di tipo ecclesiastico.Un vero sistema, a questo punto, diseducativo e di limitazione della dignità dell’essere umano.

Tutto è sotto il controllo di un potere che ha imposto blocchi all’ingresso sia agli atenei che nel mondo del lavoro o per una riqualificazione della carriera professionale che deve passare necessariamente per un percorso di studi “certificato”, dalle lobby stesse.

Assurdo non trovi? Eppure è così!!

Sei un professionista con 15/20 di anni di esperienza alle spalle e vuoi veder “riconosciuta” la tua esperienza professionale ai fini curricolari o perché senza laurea non ti considererebbero proprio? Beh, secondo l’attuale sistema vigente in Italia sei “obbligato” a iscriverti ad un percorso di studi nonostante potresti essere tu stesso quel docente che può andare in aula a fare formazione al docente stesso. 

A quale scopo? Ovviamente per nutrire la vacca e farla diventare sempre più grassa.

In quest’ultimo caso le università si dimostrano tutto tranne ciò che dicono di essere, ovvero quei centri di potere e di controllo della “conoscenza”, di quella conoscenza non si sa di cosa, complici anche di diffondere la nota ignoranza di gregge tanto spacciata e decantata dal potere stesso come indice di prestigio e di orgoglio nazionale.

Voglio anche aggiungere centri di diffusione dell’ingiustizia, che puntano a mantenere il loro potere creando, in accordo con il Ministero dell’Istruzione, tutto nasce da li del resto, appositamente una serie di lobby al fine di mantenere il controllo stesso sull’esperienza lavorativa di una persona o del suo percorso o impedendone, limitandone (meritocraticamente) il “riconoscimento” e quindi la qualifica se non attraverso il “loro” stesso sistema.

Questa “porcata” deve finire!!!

È il caso ad esempio dei corsi “professionali” riconosciuti dalla Regione Lazio. “Riconosciuti”, si, questa è la parola incriminata. Che per certificare o essere riconosciuti per la propria preparazione o esperienza sul campo bisogna passare attraverso una o più istituzioni “riconosciute” che ti rilasciano un certificato dopo tre o cinque anni di studio di quello che loro dicono che devi studiare.

Queste cose mi fanno veramente vomitare perché sono una offesa al senso etico, umano, di rispetto dell’essere umano e della sua intelligenza, dignità, onestà, verità, crescita, sviluppo ed educazione. Sono infatti “sistemi che mirano a distruggere l’identità di una persona. E non a valorizzarla o farla fiorire. Risplendere.

E come sapere che sono proprio coloro i quali per primi parlano di educazione a far si che tu sia “diseducato” dalla vera educazione. Di quale educazione parlo? Di quella del cuore.

Come di questo, ti potrei parlare anche del sistema scolastico educativo. Stessa identica cosa.Questa è una mera illusione dietro alla quale è possibile “risvegliare” e scoprire un senso più etico e umano di fare formazione ed educazione.

Oltre naturalmente a sapere che è una truffa legalizzata perché si tratta di nascondere (Apocalisse o Rivelazione) o omettere volutamente di nascondere la verità di come stanno le cose, di come ognuno di noi potrebbe essere qualificato e ufficialmente riconosciuto se piuttosto che passare anni di studio su libri e materie a volte del tutto secondarie ci si concentrasse su se stessi, sul proprio talento e sul proprio potenziale.  

Ti rendi conto di cosa sto parlando?

Pensa a quante persone oggi ci sono nel mondo che hanno maturato una esperienza diretta in uno o più settori tali da averli resi degli esperti, dei profondi conoscitori della materia, ma che non essendo laureati o non avendo un “titolo” sono riconosciuti come come esperti o preparati.

Quando potrebbero invece portare e portano un contributo all’umanità superiore a qualsiasi altro caso “accademico” ufficialmente riconosciuto, verso e per la società portando le loro capacità, i loro talenti, la loro attività di ricerca pratica e diretta sul campo con incredibili miglioramenti in ogni settore.

È una rivoluzione. E’ va portata avanti!!!

Si tratta di sapere che “ciò che crediamo vero è falso e ciò che è falso è vero”. Si tratta infatti di sapere che tutto è l’esatto contrario di ciò che ci propone il sistema scolastico e universitario.

E questo farebbe crollare davvero il sistema stesso. Tra l’altro se pensiamo al caso di come la pandemia è stata gestita dagli esperti scelti dal governo Conte tutto diventa più chiaro su chi siano davvero gli esperti.

La mia è una denuncia forte che vuole aprire una breccia, la breccia di porta pia,. Aprire una visione a un sistema vergognoso, iniquo, ingiusto, truffaldino, basato sul profitto e sulla corruzione, sul controllo, sul compromesso composto da persone complici di un sistema stesso il quale, piuttosto che rafforzare e valorizzare il valore dell’essere umano, il suo talento o le esperienze le ignora, le svaluta, le incasella in percorsi di formazione costruiti a loro piacimento che non portano a nessun reale miglioramento, senza rispettare le esigenze dell’individuo le sue peculiarità.

Come se fossimo davanti agli scaffali del supermercato. Quale pacchetto (università) vuoi?

Quella delle università è un tema pazzesco che tocca tutto il mondo del lavoro ma non solo. Tocca anche il tema della giustizia, dell’onestà, della trasparenza, della verità, dell’educare eticamente e correttamente una persona e non limitarla a farle seguire un percorso che qualcun altro ha costruito sulla base non di un processo di qualificazione dell’essere umano, ma di standardizzazione e di omologazione stessa delle varie professioni.

Spesso, giusto per farti un altro esempio, perché come avrai capito tutto parte dalla mia esperienza personale mi dicono che cosa io abbia studiato, che percorsi di studi abbia fatto.

Nel farlo mi dicono “ma sei uno psicologo, uno psicoterapeuta, un insegnante”, sino a volte dirmi che il mio modo di parlare e simile alla preparazione (teologica) che hanno i sacerdoti per il modo con cui tratto i temi della spiritualità del cuore.

Quando gli rispondo di no, “no non ho studiato all’università”, mi guardano sbalorditi, stupiti, meravigliati. Gli spiego semplicemente che ho imparato più in 5 anni di miei studi personali e professionali che non in 40 anni di vita o 20 sui banchi di scuola.

Gli rispondo che nonostante non abbia “studiato” a scuola o all’università ho comunque STUDIATO.

Studiato quello che volevo studiare e solo così che sono diventato un “esperto” del mio settore tale da farmi “essere” uno psicologo, uno psicoterapeuta, un insegnate, un allenatore o un “prete”. Con l’unica eccezione che non prescrivo terapie e non fa prediche durante le messe. Non faccio neanche le messe.

Questo è il mondo dell’educazione che sogno e al quale sto lavorando. Una scuola o università che possa certificare l’esperienza e il talento.

Poter aiutare le persone ma come anche i ragazzi a scuola a fare un percorso di studi basato sulle loro passioni e vocazioni e non su quello che devono studiare perché stabilito da un “programma” quando lo stesso programma rischia, come è accaduto alla maggior parte di noi, di portarci fuori strada.

Ovviamente con le dovute precisazioni riguardo l’attività di orientamento che va fatta sempre seguire.

Del resto questa è l’attività dei pedagogisti ed io mi considero un “pedagogista per vocazione” e voglio testimoniare e dimostrare che non abbiamo bisogno di andare a studiare presso le università per poi ottenere una “certificazione” valida ai fini di legge. Di quale “legge” parliamo? Della legge delle lobby?

Questo è il vero scandalo.

Oggi, sia gli adulti che i ragazzi, possono e devono studiare ciò che davvero serve alla loro crescita e futura preparazione concentrando l’attenzione sui loro talenti e sulle loro potenzialità con dei programmi di studio costruiti su misura, che il ragazzo stesso o l’adulto stesso sceglie in funzione di ciò che meglio risuona con lui.

Si tratta di sapere che siamo chiamati a educare non solo la mente ma anche il cuore, l’anima e il talento della persona perché sono loro che “comandano”. È di questo che dobbiamo preoccuparci di sviluppare.

Come educare il cuore, l’anima e il talento.

Non è del resto questo che ci insegna la filosofia?

Che le università facciano esattamente le “università” ovvero che siano quegli universi (luoghi) in cui i ragazzi possono venire a portare se stessi e la loro di intelligenza e quindi la loro unicità in quanto universi di se stessi. E non a definire come e cosa studiare sulla base di accordi presi con le aziende del lavoro. Aziende e agenzie del lavoro.

E i “docenti” che scendano dalle loro cattedre e che facciano salire i ragazzi. Loro sono la vera conoscenza, quella che è custodita dentro di loro e che questi metodi di studio mirano a reprimere e soffocare.

È il talento che va educato e non la mente così come ci insegnano quegli stessi filosofi che vengono tanto citati negli stessi atenei.

“Educare la mente senza educare il cuore significa non educare affatto”. Aristotele.

E come pensate di  educare il cuore di un ragazzo, il suo talento e la sua anima? Con un libro? Una tesi? Un “percorso”?  Cosa state facendo dunque per educare veramente se neanche il vostro di cuore è stato mai educato?

Daniele Pulciani

 

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