MAESTRO DEL CUORE

L’odio, come la violenza, il bullismo, lo sfruttamento o l’abuso sui minori, come la maggior parte dei reati si eliminano con l’educazione, la formazione, la cultura, con l’amore, la calma, la gentilezza, l’esempio e la verità. Educando alla saggezza.

È attuale la petizione che sta girando in questi giorni sui social #bastaodioinrete che sta chiedendo una “legge” che punisca i trasgressori. Ha raccolto sino ad ora circa 50000 firme perché è più facile fare una legge (cosi ci siamo tolti il peso) piuttosto che assumerci la responsabilità di avviare un programma “obbligatorio” al rispetto verso il prossimo.

Un programma di formazione centrato sull’amore e sullo sviluppo della consapevolezza. Dobbiamo capovolgere il concetto. Non è con una legge che ci “salviamo”. Infatti, se si tratta di istituire un programma formativo rivolto all’educazione sembra che ogni volta si cada dalle nuvole o nell’utopia. Troppo faticoso. Mentre siamo tutti uniti “contro l’odio”. Non si combatte l’odio con una legge. È un intervento solo superficiale.

Va fatta seguire anche una “legge” (di tipo superiore) ispirata ai valori universali.

Valori del cuore, dell’amore, del rispetto e della giustizia educando i bambini da piccoli, fornendo agli insegnanti gli strumenti e aiutando i genitori ad amare i propri figli. Non si combatte più a “colpi” di legge. La legge non educa, reprime. La legge non ti aiuta a capire, ti punisce. La legge non aiuta, vieta. La legge limita. Come ad esempio, la legge che limita la velocità in autostrada a 130 km/h e poi tutti vanno a 180.

Una legge che vieta di esprimere l’odio o risentimento lo alimenterà e sarà sempre insufficiente per determinare un sano cambiamento, un corretto comportamento. Serve un adeguato programma educativo e di formazione all’amore (esatto opposto) per diventare degli esseri umani maturi, consapevoli, coscienti, rispettosi. Serve un percorso per “curare” e trasformare l’odio in amore. Altrimenti sarà sempre una legge a dirci come dobbiamo comportarci, cosa pensare, cosa sentire e non sarà mai il nostro buon senso. La nostra intelligenza. Né tanto meno il nostro cuore e la nostra coscienza.

SCUOLA DI EDUCAZIONE ETICA AI VALORI UMANI.
“Educare la mente senza educare il cuore significa non educare affatto”. (Aristotele)
Educare il cuore non è la stessa cosa di educare la mente. Stiamo parlando sempre di due intelligenze, Ma mentre la prima forma di educazione concentra l’attenzione verso lo sviluppo dell’intelligenza intellettuale, cognitiva comportamentale, logico lineare cosa del tutto differente è educare il cuore, e l’educazione del cuore, non ha a che vedere con l’intelligenza emotiva, non solo.
Stiamo parlando di saper educare l’anima di una persona e la sua capacità di comunicazione intuitiva e non la sua personalità, lo sviluppo delle sue competenze o abilità. Stiamo affermando che educare il cuore significa educare l’anima a crescere, a emergere, esprimersi, manifestarsi e tutto questo è possibile farlo favorendo lo sviluppo del talento e dei doni dell’anima.
Perché l’anima porta con Sé doni inimmaginabili. 
Come facciamo ad aiutare una persona, un bambino o un ragazzo a educare la propria anima? Se siamo un insegnante, un genitore, un educatore dobbiamo aver imparato noi per primi a saperci prendere cura della nostra anima. Dobbiamo aver imparato a saperci amare perché, aspetto fondamentale per aiutare una persona a sviluppare il proprio spirituale talento dell’anima, è che ci sia una persona capace di farlo con se stessa. Un vero maestro.
Non possiamo insegnare niente a nessuno che non abbiamo imparato noi per primi. 
Quali strumenti possiamo usare? Ce ne sono tanti: la scrittura, lo studio, la ricerca, l’arte, la musica, ma la più importante di tutti, la più efficace di tutti  è l’amore. L’amore è il miglior strumento di conoscenza di sé stessi. Nello specifico poi, serve una metodologia di lavoro e di scoperta di sé stessi che ci renda autonomi e indipendenti. Non è tanto l’insegnante che può dirci cosa studiare e come farlo.
Piuttosto è avere un “metodo di autoformazione intuitiva del talento”.
È grazie all’autoeducazione del talento che sapremo educarci ed educare al rispetto etico dei valori umani e universali. Valori quali l’amore, la verità, la libertà, la giustizia, il rispetto, la calma perché avremo imparato ad amarci. Questa è la vera educazione del futuro che darà vita alla nuova figura di insegnante.
Il Maestro del Cuore. 
Daniele Pulciani

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