NOI SIAMO LA “TECNOLOGIA”.

“Meritiamo un’altra vita, più onesta e libera” .. canta Antonello Venditti nella sua canzone “Sotto il segno dei Pesci”.

Andiamo a prendercela!!!

Parliamo di 5g, intelligenza arti-facciale, intrattenimento, dipendenza patologica dalla tecnologia e… di vite da struzzi.

Può la tecnologia allontanarci e scollegarci da noi stessi? Dal vivere sane e vere relazioni, dal creare rapporti gratificanti e dall’avere una corretta comunicazione? Cosa accade a livello cognitivo comportamentale e cosa succede in termini “emotivo energetici” quando passiamo troppe ore “connessi” a internet o ai social?

Ho voluto scrivere  questo articolo per toccare un tema davvero fondamentale “la tecnologia” e farlo con leggerezza, creatività parlandoti infatti di una delle pubblicità di maggiore successo della Samsung. Leggere questo articolo ti aiuterà a fare ordine e discernimento e scegliere il meglio per la tua vita e quella dei tuoi figli.

Ti aiuterà a comprendere cosa succedere in realtà quando abusiamo della tecnologia. Infatti, c’è un unico messaggio: “E’ urgente e necessario tornare all’amore e alle emozioni, quelle vere però”.

LA VERA TECNOLOGIA SIAMO NOI.

Ti  ricordi lo struzzo della pubblicità della Samsung?

E’ stata pubblicata nel 2017. Fantastica per il messaggio e l’ispirazione che comunicava, molto motivazionale, si ispirava al potere dell’immaginazione, ai sogni, al superamento dei limiti, anche se sotto certi aspetti non si può dire per il suo contenuto “umano”, etico o intellettuale è davvero una pubblicità ben riuscita Soprattutto in vista dell’uscita della nuova generazione di telefonini 5G.

L’uomo, infatti, è stato paragonato a uno struzzo (qualcuno direbbe anche qualcos’altro) che grazie all’intelligenza arti-facciale, così mi piace chiamarla, riesce a superare se stesso e i propri limiti. Lo struzzo nella pubblicità spalanca le sue ali grazie alla realtà virtuale e incoraggia tutti a puntare in alto, a superare i propri limiti. E sino a qui tutto nella norma.

Trovi il video della pubblicità a questo link. Guardalo prima di andare avanti.

Ti parlo di questa pubblicità per fare formazione attraverso il marketing perché come sai sta arrivando la nuova tecnologia 5G che promette “miracoli”, velocità e potenza. La nuova rete mobile dei cellulari, a detta degli “esperti”, è una rivoluzione che ci renderà sempre più connessi con le cose (casa, auto, stereo, cucina) e non solo dunque con i telefonini.

Si “dice” che trasformerà la nostra capacità di “visione” della vita, rendendola appunto, arti-ficiale. Controllerà e influenzerà le nostre emozioni, il nostro umore, ci darà una visione della vita (parziale e stratificata ovviamente), facendo qualcosa di cui pochi o nessuno ne parla davvero.

Ci separerà da noi stessi e ci scollegherà dalla vera “realtà”.

Dunque, anche se il messaggio dello “struzzo” incoraggia a puntare in alto, a superare i nostri limiti, tutto ciò non avviene attraverso e grazie alle nostre “forze”. Bensì, tramite di una tecnologia da noi stessa inventata. La “macchina” dunque che controlla l’uomo e non viceversa.

Parlare di questa nuova tecnologia è doveroso e penso che saranno in pochi a farlo come lo sto facendo e non è certo la stessa cosa che parlarne come ha fatto la Samsung. Figurati a immaginare una lezione a scuola ai ragazzi di questo tema.

Nella pubblicità si vede uno struzzo, ricordiamo che lo struzzo è l’unico animale che quando ha paura mette la testa sotto la sabbia oltre alla nota caratteristica che è un uccello che non può volare.

Conosciamo tutti la metafora del mettere la testa sotto la sabbia come la volontà di non vedere ciò che accade. Significa di fatto nascondersi di fronte alla verità, alle evidenze, alle sfide per paura di affrontarle e anche se il messaggio della pubblicità può sembrare “stimolante”, costruttivo o positivo, vuole essere infatti un invito a superare se stessi, a non arrendersi mai, sognando e lottando, il messaggio nascosto e che grazie al virtuale anche gli struzzi ce la “possono fare”.

Rimane pertanto pur sempre un messaggio a due facce in cui non si insegna a fare leva sulle proprie capacità immaginative, sulla vera arte creativa presente dentro di noi, a raggiungere gli obiettivi con impegno, ma utilizzando un apparecchio tecnologico. Una “maschera” tra l’altro.

Ti dice niente tutto ciò?

Ti lascio immaginare quali aspetti e conseguenza a livello educativo può avere la realtà virtuale, oltre naturalmente, al momento che stiamo vivendo. L’uomo è stato paragonato a uno struzzo almeno nel suo comportamento, non so nella sua indole. Sta di fatto che nella pubblicità si fa esplicito riferimento all’uso della intelligenza artificiale quale strumento di “successo”.

È chiaro che nella pubblicità l’uomo non si immedesima nel gesto codardo dello struzzo, ma bensì al suo “coraggio” grazie alla tecnologia e a cosa riesce a fare lo struzzo grazie alla “scoperta” del nuovo accessorio. Come se, per immaginare, non fosse più sufficiente la nostra di capacità di immaginazione.

E’ proprio questo, infatti, il messaggio nascosto.

Nella pubblicità lo struzzo indossa casualmente una “maschera” che trova su di un tavolo e riesce a immaginare una realtà che non è capace di fare da solo poiché limitato dalla propria condizione di “struzzo”. Capacità di immaginazione pari a zero dunque.

Questo “maschera” invece lo aiuta a credere tanto in se stesso al punto da spingerlo a superare i propri limiti, a credere in se stesso e riuscire a spiccare il volo nonostante non possa volare. E’ come se avesse indossato il costume da “super eroe”. Comunque, sino a qua tutto nella “norma”. Ovviamente a livello pubblicitario.

Andando però oltre, in profondità, bisogna toccare altri temi.

Nella pubblicità viene evidenziato il fatto che se immagini ciò che vuoi realizzare, lo puoi ottenere, anche ciò che è impossibile ti dice la Samsung grazie all’intelligenza artificiale senza tuttavia ricordarti che tu stesso sei quella tecnologia e che non hai bisogno di una maschere per credere di potercela fare. E questo, contrariamente a quanti lo avranno potuto cogliere, è il vero messaggio positivo.

Di quale capacità di immaginazione stiamo dunque parlando? La nostra o quella dell’intelligenza artificiale?

Un’altra pubblicità che portava più o meno lo stesso contenuto era quella in cui un affascinate George Clooney, per conto di Fastweb, ti diceva “Immagina, puoi”. Questa si che è una “pubblicità”!!

Sta a significare che se immaginiamo qualcosa, e impariamo a saper utilizzare il potere dell’immaginazione e ci crediamo con tutto il nostro cuore, tutto è possibile. Nonostante tutto ciò sia vero, un conto è credere in te stesso, un altro in una “maschera”. C’è una differenza importante da considerare che ha a che fare con la tua libertà.

VENIAMO AL MESSAGGIO DELL’ARTICOLO.

Un conto è immaginare con i nostri occhi, sentire con il cuore aggiungerei. Un altro è farlo grazie a una macchina che riproduce e proietta una visione della realtà arti-facciale. Nel caso della pubblicità dello struzzo non è lo struzzo a immaginare e vedere con i suoi occhi, aggiungerei con il suo cuore, la sua anima e il suo coraggio, piuttosto quanto un film.

Non si parla infatti della nostra capacità di immaginazione, delle nostre risorse, ma di quella artificialmente prodotta da una macchina, l’intelligenza artificiale, che sostituisce la nostra capacità di creazione della realtà e delle nostre emozioni.

Questo è il tema fondamentale.

Per spiegarti meglio questo concetto e quali effetti (negativi) ha nella tua vita, quali tipi di dipendenze crea, basta pensare a tutte le forme di intrattenimento che ogni giorno abbiamo a disposizione a partire dalle serie televisive, partite di calcio, talk show ecc.

Queste forme di intratteni-mento, mentono e creano illusioni e dipendenze. È il caso delle società di giochi on line, poker on line, tanto per fare un esempio, che tra l’altro lo comunicano chiaramente al termine di ogni pubblicità. “Gioco che crea dipendenza patologica”.

La dipendenza patologica dalla tecnologia è dunque una manipolazione emozionale e cognitiva comportamentale delle nostre capacità intellettuali, emotive, energetiche e anche spirituali, di discernimento e comprensione della vera realtà.

Ne ho parlato in questo articolo. Link.

Prendi, ad esempio, una partita di calcio della tua squadra del cuore. Sei davanti allo schermo e stai assistendo alla partita. La tua squadra del cuore sta giocando un match decisivo. Un goal all’ultimo porta la tua squadra alla vittoria.

Te esulti emozionato, gridi con tutto il tuo cuore, sei felicissimo, pieno di gioia e le tue emozioni schizzano alle stelle, sei pieno di energia. La tua squadra ha vinto e ti senti entusiasta, ma in realtà, non sei consapevole e cosciente di ciò che, strumentalmente, è accaduto dentro di te.

Per aiutarti a comprendere in che modo le tue emozioni possono non essere il frutto di una tua autonoma e naturale espressione, artificiali appunto, sappi che se volessi provare a riprodurre la stessa intensità emotiva e vibrazionale che hai provato assistendo alla vittoria della tua squadra, ti sarebbe alquanto difficile riprodurle fedelmente.

Non saresti in grado di esultare e provare le medesime emozioni, a meno che, non avessi una fervida immaginazione. Se volessi cercare di farlo, infatti, ti sentiresti alquanto imbranato, almeno all’inizio, perché dovresti immaginare così intensamente una scena dentro di te, nella tua mente, tale da produrre una risposta emozionale di pari intensità. Saresti capace di farlo? Forse con un pò di allenamento ci riusciresti ma non subito.

Cosa significa questo all’atto pratico?

Che sei vuoi davvero essere libero è fondamentale che tu conosca meglio te stesso e capisca che la vera “tecnologia”, la vera “intelligenza artificiale”, sei te, è già presente dentro di te. Solo che un conto è essere condizionati da una macchina e quindi non liberi. Un altro invece e scoprire le tue piene potenzialità.

Per chi mi segue da tempo, sa che nei miei articoli scrivo sempre, e ricordo sempre a me stesso, che ci vuole più “anima” nella vita e che se non siamo pienamente consapevoli di cosa accade intorno a noi, non siamo noi a produrre le nostre emozioni, azioni o reazioni, ad averne il controllo soprattutto, ma sono il frutto di uno “stimolo” arti-facciale che riceviamo dall’esterno, da quella stessa tecnologia che abbiamo creato. Una strumentalizzazione dunque.

Questo è quello che farà l’intelligenza artificiale e il 5G. Creerà una realtà virtuale, la stessa però che siamo capaci di produrre noi, e se non ti prepari sin da subito ti renderà dipendente da essa, separandoti in parte o del tutto da te stesso, dalle tue emozioni e da ciò che conta veramente.

NON TUTTO CIO’ CHE LUCCICA E’ ORO.

Devi dunque “salvare” e preservare la tua intelligenza, il tuo cuore e la tua anima.

L’intelligenza artificiale e quindi la tecnologia 5G, ma potremmo anche parlare di tutte le forme di intrattenimento come serie televisive, talk show, partita di calcio, eventi mediatici sono studiati per “separarci” da noi stessi e dalla nostra esperienza interiore catturando costantemente la nostra attenzione. Distrarci.

Questa separazione manipola le tue emozioni e la percezione che hai della tua vita. Crea una dipendenza emotiva, cognitiva comportamentale. Ad avere il controllo sulle nostre emozioni non sei più te stesso ma sarà una macchina, una partita di calcio o un film e, se tante volte un domani le dovessero spegnere, non oso immaginare la “reazione”.

L’intelligenza artificiale pertanto ci separa dalla realtà perché ne crea una virtuale. Si chiama appunto realtà virtuale. Questa “separazione” è mendace, menzognera, è finta se si pensa soprattutto all’irrealtà, alla vera immaginazione, alla fantasia.

Questa è la vera realtà virtuale.

La vera tecnologia siamo noi. L’uomo è una tecnologia e non abbiamo bisogno di “virtualità”, ma di virtù, di più cuore e più anima. Di più emozioni.

SIAMO NOI LA SOLUZIONE.

La vera tecnologia pertanto è dentro di te e si chiama Tecnologia dell’Intelligenza del Cuore.

Il cuore è una tecnologia, una intelligenza. L’anima è una tecnologia, una intelligenza. La coscienza e lo spirito sono una tecnologia e una intelligenza. Credere solo nell’intelligenza arti-facciale significa credere in un mondo fatto di specchi. In realtà esiste un’altra vita, esiste un’altra “strada” come canta Emma Marrone nella sua canzone Mondiale, ed è dentro di te.

Per questo meritiamo un’altra vita, più onesta e libera. Siamo già in possesso della tecnologia (naturale e universale) di cui abbiamo bisogno per vivere e questa tecnologia è custodita nel tuo cuore. Cerca dunque nuovi confini dentro di te ma non usando una “maschera”. L’unica vera visione della vita, non è quella artificiale, è quella del cuore e della luce.

Prende il nome di visione illuminata della vita sul piano spirituale.

La tecnologia ci serve come strumento, ma siamo noi che dobbiamo controllarla e non viceversa. Siamo già dotati di una tecnologia “interiore” molto ben superiore e avanzata di quella che usiamo nella vita. Solo che è una tecnologia invisibile, non la possiamo vedere ma la sentiamo benissimo dentro.

È un “Bluetooth” direttamente collegato con la Sorgente, con Dio. Questa tecnologia è il pensiero intuitivo, le visioni interiori, i nostri sogni, le nostre passioni, lo Stato di Coscienza. Lo spirito che vive in noi. È il cuore che batte e si apre quando ci colleghiamo a noi stessi o quando, ad esempio, amiamo.

Essere connessi con se stessi e non con una macchina ci fa essere davvero intelligenti, vivi e più umani. Quando lo facciamo, siamo vivi più che mai e possiamo volare ovunque e senza limiti, ma questa volta non come struzzi.

L’emergenza in atto dunque è una forte presa di coscienza e di acquisizione di una conoscenza che ci aiuterà a mantenere viva la nostra vita, le relazioni, i nostri comportamenti, a essere più umani. Ci aiuterà a essere noi stessi e la nostra autenticità. Ci aiuterà a essere liberi e non più degli schiavi robotizzati dalle macchine.

È in atto una “guerra” invisibile che ipnotizza le nostre menti e le rende manipolabili. Si chiama atrofizzazione del cervello umano e annichilimento. Evitarlo ci permetterà di mantenere viva la vita, essere veri e autentici e di condividere tutto ciò per collaborare al cambiamento in atto, portando questa “conoscenza” nella nostra vita e nella vita degli altri.

Per mantenere le nostre naturali funzioni, sia emotive che energetiche e spirituali, sia come esseri umani che come anime, dobbiamo imparare a tenere l’attenzione rivolta al cuore e all’anima, ispirando il nostro sguardo verso la luce, ovvero, in alto verso il cielo. Alla ricerca della verità.

Perché, in ogni caso, sarà sempre L’AMORE CHE TI SALVERÀ’!

Daniele Pulciani

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